4 settembre 2020
Una breve prova su strade di pianura, strade che conosco bene ma per potere capire un po' la moto mi servirebbe guidarla sulle mie strade dell'Appennino noleggiandola per un giorno.
E' fattibile, lo stesso esemplare, nuovo di pacca, attrezzato di serie con borse di plastica dedicate, (buona qualità, estetica e capienza), vetro grande.
E' il modello Travel.
Preferisco il vetro piccolo e il colore bianco/rosso, ma le borse sono quelle giuste, ben aderenti alla moto, eleganti, insomma sono gradevoli alla vista.
Fino al 15 settembre sono comprese nel prezzo di acquisto, oltre al vetro grande della Travel e al cavalletto centrale (ma con anche il vetro piccolo originale).
La moto si maneggia molto bene da fermo, con l'aiuto del largo manubrio.
E' leggera, merito del baricentro basso, la mia CB500X pesa una ventina di kg. in meno, sulla carta, ma la differenza si avverte molto poco.
In sella mi trovo subito bene, angolo ginocchio buono, sella della giusta cedevolezza e forma, manubrio largo e posizione perfetta di spalle, braccia, schiena.
Abituato da un anno a una moto piccola l'ho subito realizzata altrettanto piccola, appena più alta di sella (in realtà non è così ma nella CB ci si sente più dentro la moto), in complesso una posizione perfetta per la mia statura (1,75).
Ho sempre tenuto il settaggio base, quello in cui il motore dà il massimo, non ho avuto il tempo di provare quello pioggia, in cui il motore eroga la stessa potenza ma in modo più dolce e con variazione dell'antislittamento in accelerazione , né quello per il fuoristrada, che disattiva automaticamente l'ABS sul posteriore.
Se mai la noleggerò avrò modo di provare tutto ma credo che terrei al 99% la situazione base, la moto è potente ma si riesce a dosare il gas con grande precisione.
I blocchetti al manubrio sono molto ben realizzati e soprattutto sono semplici da utilizzare, come anche la strumentazione: completa, ben leggibile in pieno sole, semplice da consultare, c'è tutto ciò che può servire e in un attimo si impara a gestire il tutto.
La moto parte con dolcezza, fino a poco sopra i 4500 giri il motore è tranquillo, va liscio, sopporta riprese in sesta anche dai 2000 giri con un po' di delicatezza in apertura.
Oltre i 4000 tutto cambia, dalla "voce", stupenda sempre, alla cattiveria.
La spinta diventa notevole, il motore sembra voler cercare il limitatore per forza.
Ho tirato le marce basse per quanto possibile in un contesto limitato a 70 km/h, fortunatamente poco trafficato, raggiungendo in un baleno i 140 km/h, velocità che in sesta marcia sembra molto inferiore, il vetro grande fa molto bene il suo lavoro, penso che in autostrada la velocità ammessa possa essere mantenuta a lungo senza stancarsi assolutamente.
I freni sono potenti e ben dosabili, li posso paragonare a quelli del mio Torello BMW R1200GS bialbero che vendetti nel 2016.
Le rotonde: le ho fatte e rifatte, la moto è facile in ogni contesto, mi ci sono trovato a mio completo agio fin dai primi chilometri.
Un'ora passa troppo in fretta, quando si gode.
Sono rientrato un pelo prima ma il godimento è stato ben spalmato, dal minuto 1 al 58.
Bravissima Guzzi, hai fatto una moto cui veramente non manca nulla.